Parlano i direttori dei venti supermusei: Museo Nazionale del Bargello di Firenze

Laura Lombardi |  | Firenze

Rientrata dagli Stati Uniti Paola D’Agostino lancia la sfida per un polo di musei autonomi: non solo Bargello, ma anche Cappelle Medicee, Orsammichele, case Davanzati e Martelli. Però, dice, «dovremmo essere 123 persone e siamo solo 59...»

Napoletana di nascita e di formazione (laurea, dottorato e postdottorato), Paola D’Agostino è stata, fin da giovanissima, a Londra, al Victoria and Albert Museum, poi a New York, al Metropolitan e alla Yale University Art Gallery: qui l’ha raggiunta la notizia di esser stata scelta tra i candidati alla direzione del polo che comprende Museo Nazionale del Bargello, Musei delle Cappelle Medicee, Orsammichele, Casa Martelli, Palazzo Davanzati. Il suo mandato è iniziato il primo dicembre 2015.

Come si sente per questo rientro in patria, in controcorrente con la «fuga dei cervelli» all’estero? Qual è il primo bilancio dopo pochi mesi?

Non credo si debba parlare di rientro.
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