Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliSono partiti i lavori di riqualificazione dell’ex ospedale Estense, che un tempo, con l’attuale Palazzo dei Musei, costituiva il settecentesco Albergo dei Poveri mutuato dal più antico convento degli Agostiniani, per i quali lo Stato ha stanziato 17 milioni di euro.
Al piano terra dell’immobile, in piccola parte ancora utilizzato per funzioni sanitarie, saranno realizzati mille quadrati di spazi espositivi per mostre temporanee, accessibili direttamente anche dal prospiciente Palazzo dei Musei grazie alla realizzazione di un passaggio diretto tra i porticati dei cortili, oggi separati da una parete.
Oltre all’impiantistica, alla realizzazione di locali di servizio, alla riqualificazione dei cortili, al consolidamento strutturale e al miglioramento sismico dell’intero edificio, è questo l’elemento caratterizzante il primo stralcio dell’intervento di restauro dell’ex nosocomio cittadino.
Della gara europea si è occupato il Comune di Modena, ente parte del Progetto Ducato Estense insieme a Fondazione di Modena e Mibac, assegnando i lavori a un raggruppamento temporaneo di imprese guidato dalla ditta D’Adiutorio-Appalti e costruzione di Montorio al Vomano (Te) insieme a Razzetti e Bosazza di Torino, CandiniArte impresa di restauro di Castelfranco (Mo) e Alberti e Tagliazucchi impianti di Modena.
A questa prima fase, della durata di circa due anni e mezzo, seguirà un secondo stralcio sullo stesso immobile dedicato all’ampliamento al secondo e al terzo piano del grande edificio degli istituti culturali presenti nel Palazzo dei Musei: previsti, dunque, nuovi spazi per la Galleria Estense e i Musei Civici.
La cifra stanziata oltre all’intervento finanzierà al termine dei lavori anche alcune spese accessorie tra cui nuovi arredi, attivazione di servizi per l’accoglienza, la fruizione e la gestione di funzioni organizzative, nonché la comunicazione e la promozione del futuro sito culturale. La Fondazione di Modena, infine, stanzia 800mila euro per i progetti preliminare ed esecutivo e per rilievi e indagini preventive.

Vista dell'area dell'Ex Ospedale Estense a Modena
Altri articoli dell'autore
Nella città della Ghirlandina, promossa anche da un flusso turistico in aumento, fervono i cantieri per trasformare edifici storici in sedi culturali: in testa la sconfinata Fondazione Ago, ex ospedale del ’700 i cui lavori dovrebbero concludersi nel 2029. Quel che sembra mancare, però, è una «classe dirigente culturale», in grado di fornire coerenza e consistenza scientifica alle proposte, in rapporto anche all’importante tradizione modenese
Dopo aver guidato l’istituzione per oltre vent'anni e aver coordinato il sito Unesco «Cattedrale, Ghirlandina e Piazza Grande» verrà sostituita da un dirigente regionale
Il fotografo milanese si racconta in occasione di una mostra in corso a Modena: «Ho un po’ di ossessioni, temi che mi trascino dai tempi della scuola: Prima e Seconda guerra mondiale, scritte, macchie sui muri, case con forme particolari, costumi e persone, come suore, preti, carabinieri, clown, giocolieri. M’interessa anche chi inciampa, ex voto, diari e pure chi si macchia con il sugo»
A Ravenna la manifestazione si articola in varie sedi: il MAR, la Biblioteca Classense, l’Accademia Statale di Belle Arti, gli Antichi Chiostri Francescani ecc.