Notre-Dame: la Francia si prepara alla sfida della ricostruzione

La legge approvata dal Parlamento indica chiaramente che l’orientamento del progetto dovrà essere volto a una ricostruzione «come era e dove era» dell’insieme monumentale

Il generale Jean-Louis Georgelin. Foto: Le figaro
Francesco Bandarin |

Parigi. Il 16 luglio, 95 giorni dopo l'incendio che ha distrutto il tetto e la guglia della cattedrale, la legge che regola il processo si ricostruzione e restauro di Notre Dame è stata finalmente approvata dal Parlamento francese. La legge indica chiaramente quale dovrà essere l’orientamento del progetto, volto «al rispetto del carattere storico, artistico e architettonico» di Notre Dame, un chiaro richiamo a una ricostruzione «come era e dove era» dell’insieme monumentale.

Le dozzine di progetti presentati dopo che il governo francese aveva ipotizzato di organizzare un concorso di idee per un «geste architectural» – con risultati bizzarri come tetti a serra, tetti colorati, raggi di luce e guglie di cristallo - rimarranno solo fantasie. Per accelerare e agevolare i lavori, la legge prevede un insieme di deroghe ai codici esistenti sul patrimonio, sulla pianificazione, sull’ambiente e sulle
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