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A sinistra, «Collezione Giorgio Armani. Anni ’80». A destra, «Gucci». Per entrambe, © Bob Krieger

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A sinistra, «Collezione Giorgio Armani. Anni ’80». A destra, «Gucci». Per entrambe, © Bob Krieger

Non solo moda

Una mostra sulla figura di Bob Krieger a Palazzo Morando

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Dall’8 marzo al 30 giugno Palazzo Morando apre i suoi spazi alla mostra «Bob Krieger Imagine. Living through fashion and music ’60 ’70 ’80 ’90», curata da Maria Grazia Vernuccio.

Da un lavoro di «scavo» nell’archivio privato di Krieger, compiuto in occasione della mostra, sono emersi lavori inediti, documenti delle sue campagne per i più celebri stilisti italiani degli anni tra i ’60 e i ’90, da Armani, Ferré, Missoni, Trussardi, Valentino fino a Versace, Biagiotti, Curiel, Dolce&Gabbana, Fendi, Gucci: una sfilata scintillante del Gotha dello stile italiano di quei decenni, ma anche una testimonianza del nascere e del crescere della fortuna mondiale del Made in Italy, raggiunta prima dalla moda, poi dal design e infine dal cibo, con la creatività che contraddistingue la nostra cultura e le nostre imprese.

Krieger (italiano, nato nel 1936) ha vissuto da protagonista quei decenni, attento a documentare anche «il reciproco influsso tra moda e mutamenti sociali». Ma l’architetto e designer Carlo Colombo, che ha progettato l’allestimento, ha voluto puntare soprattutto sulla malìa esercitata dal mondo della moda, creando, anche grazie alle luci, un percorso fascinoso.

A sinistra, «Collezione Giorgio Armani. Anni ’80». A destra, «Gucci». Per entrambe, © Bob Krieger

Ada Masoero, 08 marzo 2019 | © Riproduzione riservata

Non solo moda | Ada Masoero

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