
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a Venezia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a VeneziaVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Una mostra sulla figura di Bob Krieger a Palazzo Morando
- Ada Masoero
- 08 marzo 2019
- 00’minuti di lettura


A sinistra, «Collezione Giorgio Armani. Anni ’80». A destra, «Gucci». Per entrambe, © Bob Krieger
Non solo moda
Una mostra sulla figura di Bob Krieger a Palazzo Morando
- Ada Masoero
- 08 marzo 2019
- 00’minuti di lettura
Dall’8 marzo al 30 giugno Palazzo Morando apre i suoi spazi alla mostra «Bob Krieger Imagine. Living through fashion and music ’60 ’70 ’80 ’90», curata da Maria Grazia Vernuccio.
Da un lavoro di «scavo» nell’archivio privato di Krieger, compiuto in occasione della mostra, sono emersi lavori inediti, documenti delle sue campagne per i più celebri stilisti italiani degli anni tra i ’60 e i ’90, da Armani, Ferré, Missoni, Trussardi, Valentino fino a Versace, Biagiotti, Curiel, Dolce&Gabbana, Fendi, Gucci: una sfilata scintillante del Gotha dello stile italiano di quei decenni, ma anche una testimonianza del nascere e del crescere della fortuna mondiale del Made in Italy, raggiunta prima dalla moda, poi dal design e infine dal cibo, con la creatività che contraddistingue la nostra cultura e le nostre imprese.
Krieger (italiano, nato nel 1936) ha vissuto da protagonista quei decenni, attento a documentare anche «il reciproco influsso tra moda e mutamenti sociali». Ma l’architetto e designer Carlo Colombo, che ha progettato l’allestimento, ha voluto puntare soprattutto sulla malìa esercitata dal mondo della moda, creando, anche grazie alle luci, un percorso fascinoso.

A sinistra, «Collezione Giorgio Armani. Anni ’80». A destra, «Gucci». Per entrambe, © Bob Krieger