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Federico Florian
Leggi i suoi articoliDubai (EAU). A sei mesi dall’apertura di Expo Dubai 2020 (ottobre-aprile 2021), Art Dubai, la maggiore fiera d’arte in Medio Oriente, apre la sua quattordicesima edizione. Ospitata dal 25 al 28 marzo presso la Madinat Jumeirah, «cittadella» affacciata sul Golfo Persico, la fiera, vero catalizzatore della scena dell’arte a Dubai e negli altri Emirati, quest’anno espande la propria prospettiva geografica per abbracciare artisti e gallerie provenienti anche da Africa, Asia e America Latina. «Attraverso le gallerie selezionate per questa edizione 2020, la fiera vuole esplorare e portare alla luce energie creative dal Sud globale, offrendo nuove letture su cosa sta accadendo oggi nel mondo dell’arte, dai suoi protagonisti più affermati a quelli emergenti», commenta il direttore artistico Pablo del Val. Novanta le gallerie partecipanti, da 38 Nazioni, e i cui stand sono organizzati in quattro sezioni. Oltre a «Contemporary», in cui figurano dealer regionali (come The Third Line di Dubai e Sfeir-Semler Gallery, con sedi a Beirut e Amburgo) e internazionali (Continua e Franco Noero, tra le italiane), le sezioni «Modern» e «Bawwaba» espongono arte e artisti generalmente trascurati dal sistema dell’arte occidentale: nello specifico, la prima dedicando mostre personali a figure dell’arte modernista del XX secolo da Egitto, India, Libano e Sudan, fra le varie; la seconda presentando lavori prodotti nell’ultimo anno o realizzati appositamente per la fiera da artisti del sud del mondo. E così dichiara Nancy Adajania, curatrice di «Bawwaba» (termine arabo per «cancello» o «portale»): «Specialmente oggi, in un momento storico in cui i “guardiani” di tutto il mondo richiedono la chiusura dei confini, è importante tenere le porte e le menti aperte». Da non perdere anche la sezione «Residents», a cura di Kabelo Malatsie, con opere realizzate da artisti africani in residenza negli Emirati.
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