Nella cultura quel settarismo produce disastri

Daniele Manacorda |

Viviamo in tempi ansiogeni, ma molto interessanti. Cinque secoli fa le scoperte geografiche aprivano all’Europa la conquista del pianeta, e quel mondo oggi ci riconquista a sua volta. In forme diverse i movimenti politici populisti si impadroniscono di larghe fette della popolazione occidentale, offrendo soluzioni difensive tanto facili quanto poco plausibili. In Italia possiamo guardare ai successi del Movimento 5 Stelle con questa lente, ma male faremmo a usarla per descrivere quei settori dell’elettorato che aderiscono a un programma populista in nome della partecipazione. Perché questa è la spina dorsale della democrazia. 

Le politiche sul patrimonio culturale possono aiutarci a non confondere i piani che distinguono il populismo dalla partecipazione? Apparentemente sì, se pensiamo che le tematiche culturali sono per definizione variopinte, sfumate, interconnesse e sempre opinabili. Apparentemente
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