Nel cuore romano del Barocco

Ai Beaux-Arts de Paris una selezione di disegni dalle collezioni dell’istituzione, erede delle accademie reali di pittura e scultura

Cavalier d’Arpino, «Hercule et Antee». © Beaux-Arts de Paris
Luana De Micco |  | Parigi

Per la mostra «Il Barocco a Roma», allestita dal 3 febbraio al 24 aprile nel Cabinet des dessins Jean Bonna dei Beaux-Arts de Paris, la curatrice Emmanuelle Brugerolles ha selezionato fra i capolavori collezionati dall’istituzione, erede delle accademie reali di pittura e scultura fondata da Luigi XIV, 34 fogli, studi preparatori o schizzi, di artisti del Seicento italiano.

Di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) sono esposti, tra gli altri, lo studio del 1624 per uno dei due campanili che si sarebbero dovuti erigere ai lati della facciata della Basilica di San Pietro, e un ritratto del 1627 di Agostino Mascardi, brillante intellettuale dell’epoca.

Di Salvator Rosa (1615-73) è un disegno a inchiostro bruno raffigurante san Giorgio nell’atto di trafiggere il drago con la lancia, mentre di Pietro da Cortona (1596-1669) è proposto uno studio con la figura dello Spirito Santo e putti realizzato nel 1631, preparatorio agli affreschi della Cappella della Crocifissione di Palazzo Barberini, progettata da Bernini.

Del Cavalier d’Arpino (1568-1640) è poi uno studio a sanguigna di Ercole e Anteo del 1594 eseguito per i decori della loggia del Palazzo Orsini. Oltre a questi grandi maestri, la mostra comprende anche allievi e collaboratori, tra i quali Ciro Ferri, Pier Francesco Mola e Giuseppe Passeri.

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