Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Nel cucinone di Ferdinando I

Image

Laura Lombardi

Leggi i suoi articoli

Il cosiddetto «cucinone» di Ferdinando I, al piano nobile di Palazzo Pitti, è ora visibile, con accompagnamento, in giorni e orari prestabiliti al pubblico. Un ambiente di notevole fascino in cui si sono sedimentate testimonianze storico-artistiche dell’età medicea, di quella lorenese e dei Savoia. Il restauro filologico che ha riportato il locale alla dignità di un luogo di lavoro, in cui l’eleganza delle architetture e dei cromatismi ben si sposa con l’equilibrato decoro dell’ambiente, è stato reso possibile dalla collaborazione tra Direzioni della Galleria Palatina e dell’Ufficio Tecnico della ex Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, per una spesa totale di circa 100mila euro. Un’iniziativa che si ricollega peraltro al tema dell’Expo di Milano, dedicata al cibo. Il progetto museografico e allestitivo spetta al direttore della Palatina, Matteo Ceriana, insieme a Maurizio Catolfi. Palazzo Pitti, acquistato nel 1549 da Cosimo I de’ Medici ed Eleonora di Toledo, fu dotato di nuove cucine tra il 1588 e il 1599, in tempo per accogliere i festeggiamenti per le nozze di Maria de’ Medici con Enrico IV di Francia. L’elemento di maggior spicco emerso riguarda il camino sulla parete meridionale, il primo e il maggiore dei tre esistenti, la cui grande cappa, completamente dipinta di un rosso cupo, si stagliava così sulle pareti più chiare della cucina. Si pensa infatti che la sua struttura sia frutto dell’ingegno del «vecchio» Bernardo Buontalenti. In occasione del recupero è stato pubblicato da Sillabe un «Quaderno» curato da Ceriana e Catolfi.

Laura Lombardi, 21 luglio 2015 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Identità culturale e linguaggio sono i temi dell’artista indiana, la tensione e il limite nel tempo e nello spazio quelli del vicentino. All’Arco dei Becci il colombiano che da ragazzino dipingeva con i numeri

Per il riallestimento del Salone nel Museo del Bargello, su quasi 2mila metri quadrati di superfici, pareti, volte, decorazioni architettoniche (costoloni e balze) ed elementi lapidei, sono state coinvolte professionalità interne ed esterne al museo

Strumentazioni avanzatissime svelano inattesi dettagli sotto la superficie pittorica: un convegno in corso a Firenze conferma come l’aspetto conoscitivo della tecnica sia fondamentale per la lettura del contenuto dell’opera, aprendo un nuovo capitolo di studi 

In due giornate di convegno, il 15 e il 16 aprile, si farà il punto su quanto è emerso in quattro anni di analisi diagnostiche e restauri degli affreschi di Masolino, Masaccio e Filippino Lippi nella Chiesa di Santa Maria del Carmine

Nel cucinone di Ferdinando I | Laura Lombardi

Nel cucinone di Ferdinando I | Laura Lombardi