Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Alcune delle opere di Hirst alla Galleria Borghese

Image

Alcune delle opere di Hirst alla Galleria Borghese

Naufragio nella Galleria Borghese

80 opere di Damien Hirst dal recente ciclo «Colour space» e da «Treasures from the Wreck of the Unbelievable»

Guglielmo Gigliotti

Leggi i suoi articoli

Oltre 80 opere di Damien Hirst trovano casa, tra l’8 giugno e il 7 novembre, negli aulici ambienti della Galleria Borghese, in un’operazione espositiva all’insegna dello stupore, titolata «Archaeology now», e curata da Anna Coliva, ex direttrice del museo, e Mario Codognato.

A insinuarsi tra i capolavori della statuaria classica e della pittura cinque e seicentesca della collezione permanente, saranno dipinti del recente ciclo «Colour Space» e sculture di grandi e piccoli dimensioni, in cui il 55enne artista inglese ha dispiegato tutta la sua passione per l’eccesso materico e formale: figure enigmatiche o tratte dagli antichi miti si impongono così, oltre che per la sfrenata fantasia ideativa, per il bronzo, il marmo, la malachite, il lapislazzuli e l’agata con cui sono realizzate.

Sono le opere viste nel 2017 a Venezia a Palazzo Grassi e a Punta della Dogana nella mostra «Treasures from the Wreck of the Unbelievable». Il Giardino segreto dell’Uccelliera ospiterà la colossale «Hydra and Kali».

Alcune delle opere di Hirst alla Galleria Borghese

Guglielmo Gigliotti, 07 giugno 2021 | © Riproduzione riservata

Naufragio nella Galleria Borghese | Guglielmo Gigliotti

Naufragio nella Galleria Borghese | Guglielmo Gigliotti