Naufraghi tra i maestri

Cecily Brown da Thomas Dane

«The wine faced sea» (2016-17)  di Cecily Brown
Olga Scotto di Vettimo |  | Napoli

«We Didn’t Mean to Go to Sea», il titolo della prima mostra a Napoli di Cecily Brown alla Thomas Dane Gallery (dal 16 marzo al 20 luglio), si riferisce alle suggestioni che l’artista recepisce dalla lettura del romanzo per bambini di Arthur Ransome, giornalista e scrittore britannico, pubblicato nel 1937. Il libro, che narra le avventure di quattro ragazzi inaspettatamente ritrovatisi a navigare nella Manica sul «Goblin», piccola barca a vela alla deriva, e capaci, infine, di mettersi in salvo e di approdare in un porto olandese, offre alla Brown (Londra 1969; vive a New York) l’occasione per affrontare il tema del naufragio.

I dipinti, i pastelli e gli acquerelli in mostra esplicitano il processo mentale che determina la produzione della Brown, che si esprime attraverso impetuosi segni e un’intensa varietà di pennellate vibranti, dense, lente, veloci e trasparenti, tese a ricercare un equilibrio
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