Naufraghi e carnefici
Migranti della Salcedo e scene di Kentridge
Il Museo Nacional Centro de Arte Rena Sofía inaugura due importanti mostre. Dal 6 ottobre al prino aprile 2018, al Palacio de Cristal nel Parque del Retiro, Doris Salcedo (Bogotà, Colombia, 1958) presenta «Palimpsesto», un’installazione che evoca i profughi annegati nel Mediterraneo e nell’Atlantico negli ultimi vent’anni. Centonovantadue pannelli rivestono la superficie dell’edificio e lasciano «sgorgare» i nomi di quelle vittime grazie a una complessa tecnica idraulica che, a cadenza regolare, rilascia acqua per poi riassorbirla. Curata da Soledad Liaño e Suset Sánchez, «Palimpsesto» conferma che per la Salcedo l’arte è legata alla politica, alla collettività e al dualismo tra la gravità della perdita e l’intensità della vita, tra l’invisibilità e la visibilità, tra la dimenticanza e la memoria. Scenari in conflitto, vittime, dimenticati, sono i soggetti ricorrenti da sempre
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