Monet da collezione

Al Musée Marmottan le opere raccolte dal maestro e disperse dagli eredi

Luana De Micco |  | Parigi

Il Musée Marmottan, che possiede il fondo più ricco al mondo di opere di Claude Monet, anche grazie al dono, nel 1966, del figlio del pittore Michel Monet, ha ricostituito la collezione personale del maestro dell’Impressionismo. Un lavoro di ricerca e di inchiesta, poiché l’unico inventario preciso della collezione di Monet, che era stato stilato dopo la morte dell’artista nel 1926, è andato distrutto durante il bombardamento degli archivi di Les Andelys, nel 1940.

La mostra «Monet collezionista», allestita dal 14 settembre al 14 gennaio, mette dunque l’accento su un aspetto meno noto della vita dell’artista, di cui si conosce soprattutto la passione per le stampe giapponesi. Monet ne acquisì più di 200, alcune delle quali, le più antiche, riportate dall’Olanda nel 1871. Il pittore usava incorniciarle ed esporle nella casa di Giverny. È meno noto invece che Monet collezionò anche
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