La Cripta di San Sepolcro accoglie, dall’11 maggio al 15 settembre, la mostra-installazione «Michelangelo alla Cripta di San Sepolcro», curata da Francesco Frangi e prodotta da MilanoCard e Casa Testori. Cuore della rassegna è il film «Lo sguardo di Michelangelo», della durata di 15 minuti, girato da Michelangelo Antonioni nel 2004, tre anni prima della sua scomparsa, con Istituto Luce e Lottomatica.
Il grande regista (1912-2007) rivela in questo film l’esperienza sconvolgente da lui vissuta nell’incontro con il «Mosè» del Buonarroti, custodito in San Pietro in Vincoli a Roma. Mentre procede nella penombra della basilica, Antonioni vive una sorta di rivelazione: si arresta, come folgorato, poi si avvicina e indugia lungamente sui particolari di quel capolavoro tormentoso per il suo autore, che lo aveva ideato per la tomba di Giulio II.
Destinata a San Pietro, Michelangelo la concepì come una grandiosa macchina scultorea ma le vicende della storia lo costrinsero a ridimensionarla (e a spostarla), con suo grandissimo dolore, tanto che ne parlò sempre come della «tragedia della Sepoltura». Da non perdere, gli emozionanti «ritratti» fotografici del «Mosè», di Aurelio Amendola, che completano la mostra.
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