Mattioli e lo spirito del luogo

Stefano Luppi |

Il 20 marzo, a poco più di vent’anni dalla morte (12 luglio 1994), apre lo studio-museo (nella foto sotto) del pittore modenese Carlo Mattioli, parmigiano d’adozione visto che con la famiglia si trasferì in città all’età di 14 anni. La sede, che sarà visibile ogni giorno su prenotazione, è a Palazzo Smeraldi dove è collocato anche l’Archivio Mattioli che in questi decenni si è occupato della promozione della sua opera soprattutto attraverso mostre (Lussemburgo, Aosta, Parma, Bologna, Roma, Matera). L’Archivio ha anche catalogato e fotografato nel corso del tempo le migliaia di carte, documenti, libri (la biblioteca del pittore contiene anche rari cataloghi d’arte risalenti a inizio Novecento), disegni e dipinti e ora è in corso la sua trasformazione in Fondazione di diritto privato. Sarà questo l’organismo che si occuperà delle attività, mostre e appuntamenti intorno a Mattioli: la presidente dell’ente è la
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