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Una veduta d’insieme della Stanza delle Segnatura di Raffaello, Città del Vaticano

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Una veduta d’insieme della Stanza delle Segnatura di Raffaello, Città del Vaticano

Magnifiche stanze

La riedizione del testo di Frommel sugli affreschi di Raffaello in Vaticano

Redazione GDA

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Gli effetti del Coronavirus sono piombati anche sulle celebrazioni del quinto centenario della morte di Raffaello, costringendo a rinviare iniziative di grande importanza. Ma la cultura non si ferma: la bellissima mostra alle Scuderie del Quirinale è stata visitabile online e ora lo è fisicamente con una proproga fino al 30 agosto. Non mancano inoltre imprese editoriali che permettono di approfondire l’opera e la personalità dell’Urbinate.

Opportuna in questo senso è la riedizione del volume di Christoph Luitpold Frommel sulle Stanze vaticane, divenuto un classico per la capacità di presentare in una sintesi completa e ben leggibile la complessa materia riguardante i cicli pittorici dell’appartamento di Giulio II, Leone X e Clemente VII. Lo studioso entra nel vivo delle questioni con l’intelligenza dello storico che sa tenere insieme i dati documentari e stilistici collegandoli al contesto politico, culturale, religioso della Roma rinascimentale.

Esaminando gli affreschi, ci fa incontrare con i papi committenti e con teologi come Egidio da Viterbo e Giorgio Benigno, mistici come Amadeo da Silva, intellettuali come i cardinali Inghirami e Bibbiena, politici come Alfonso Petrucci e Federico Gonzaga. Al tempo stesso, l’autore ci accompagna all’interno del cantiere di Raffaello, dalle fasi di progettazione a quelle di esecuzione, indicando le parti autografe e ricostruendo la sua attività di regista, che non solo realizza schizzi, disegni, cartoni, ma interviene, guida, consiglia, dialogando con gli allievi (Giulio Romano, Giovan Francesco Penni, Giovanni da Udine e molti altri) con la sua straordinaria capacità di valorizzare le doti di ciascuno.

Così si passa, dalla «Stanza della Segnatura», apice di una visione armonica e universalistica, a quella di «Eliodoro», dal luminismo e cromatismo che rivaleggia con i veneti, alla teatrale e antichizzante «Stanza dell’Incendio», fino al «Salone di Costantino», che Raffaello iniziò a progettare e fu compiuta dagli allievi dopo la sua morte. Un itinerario reso più avvincente dalle splendide fotografie degli affreschi restaurati, tranne quelli della «Sala di Costantino» dove il cantiere è ancora in corso, ma che già rivela esiti sorprendenti.

Raffaello. Le Stanze, di Christoph Luitpold Frommel, Monumenta Vaticana Selecta, 280 pp., ill. col. e b/n, Jaca Book, Milano 2020, € 50

Redazione GDA, 02 agosto 2020 | © Riproduzione riservata

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Magnifiche stanze | Redazione GDA

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