Le scelte innovative di The Others

Un board curatoriale di donne e un nuovo format per la decima edizione della fiera

Un'opera dell'artista curda Havin Al-Sindy proposa dalla galleria Mouches Volantes Art Space Project. Foto: Dirk Rose
Carlotta de Volpi |  | Torino

Internazionale, femminile e decisamente giovane. È la decima The Others Art Fair, con tante scelte innovative proposte da un board curatoriale di donne e un nuovo format che finanzia cinque progetti di curatori under 30. Dal 4 al 7 novembre il Padiglione 3 di Torino Esposizioni ospita espositori da Germania, Austria, Ucraina, Olanda, Danimarca, Belgio, Romania, Svezia, Svizzera, Cuba e altri Paesi ancora.

I progetti scelti affrontano temi di attualità, come quello presentato da Mouches Volantes, Art Space Project di Colonia indipendente e interdisciplinare, che pone al centro il ruolo della donna nella cultura curda; o le proposte di due gallerie che accolgono esclusivamente il lavoro di artiste: la galleria SheBam! di Lipsia con «Vice Versa» e la Crumb Gallery di Firenze con «Contingency | Confini».

Per la prima volta The Others premia alcuni giovani curatori con la possibilità di presentare un proprio progetto. Il collettivo ACME ART LAB (Alessia Belotti, Melania Raimondi e Camilla Remondina) insieme alla galleria IAGA Contemporary Art (Cluj-Napoca, Romania) presenta una mostra dedicata agli artisti Liviu Bulea e Oana Maria Pop dal titolo «The Coketown Effect».

La curatrice peruviana Gisselle Girón Casas (Persona Curada, Parigi) coinvolge invece tre giovani artiste latinoamericane, Marisabel Arias, Sofía Salazar Rosales, Ingrid Pumayalla, in «Ai miz yu». Interessante anche «Seance in the night» degli artisti russi Greht, Stasia Grishina e Daniil Vasiliev, nel progetto curato da Tatiana Chernomordova (YOUNG ADULT BASTARD ARTISTS, San Pietroburgo).

«Making Room for the Inappropriate/d Other» è l’installazione dei due artisti Matteo Gatti e Naomi Gilon, presentata da due curatrici milanesi, Angela La Rosa e Deborah Maggiolo (Candy Snake Gallery, Milano). «Drawing Borders. A mosaic with three characters» dell’artista Halima Hanafi è infine la proposta dalla torinese Carlotta Assalto (Dr Fake Cabinet, Torino).

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