Giusi Diana
Leggi i suoi articoliLa Sicilia brucia, prima le eccezionali temperature di questi giorni che hanno toccato picchi di 47 gradi, aggravate dal vento di scirocco e poi la prevedibile azione dei piromani che puntualmente ogni estate trasformano il paradiso in inferno. A farne le spese questa volta non è soltanto la macchia mediterranea delle riserve naturali, ma perfino i parchi archeologici.
Le immagini del tempio di Segesta lambito dalle fiamme sembrano quelle di una fiction a tema catastrofico. Ma è tutto reale. Un incendio divampato la notte scorsa si è propagato dentro l’area di massima tutela del Parco archeologico di Segesta, interessando anche la zona dell’hantiquarium, dove sono stati distrutti i servizi igienici. In fiamme anche il punto di ristoro e il locale adibito alla vendita del merchandising. Tutta l’area che circonda l’imponente tempio appare devastata dal fuoco e nulla rimane della vegetazione intorno. Le fiamme sono risalite lungo i sentieri in salita distruggendo le staccionate, la copertura della zona archeologica delle case rupestri e le casette dei custodi.
Il Governatore della Sicilia Renato Schifani ha dichiarato: «Da una prima ricognizione, per fortuna, è stato possibile verificare che non sussistono danni ai siti monumentali: il tempio, il teatro e la casa del Navarca sono rimasti illesi. Ma se, come sembra, il rogo è stato causato da una mano criminale, si tratta di un gesto gravissimo che va condannato con forza perché ha messo a rischio l'incolumità di chi vive nelle zone limitrofe e ha recato un grave danno al nostro inestimabile patrimonio storico-artistico. Mi auguro che si possa risalire al più presto ai responsabili».
Intanto anche Palermo è da ore sotto assedio: da Pizzo Sella, Capo Gallo fino alla discarica di Bellolampo, i monti intorno a Palermo stanno bruciando. Una parte del cimitero monumentale e la chiesa del convento di santa Maria di Gesù del 1426 alle porte della città sono andati in fiamme. Nel rogo della chiesa dove si trova la statua di San Benedetto il moro, sono stati distrutti gli interni: il tetto ligneo seicentesco, le parti decorative, alcuni dipinti tra cui un’opera seicentesca di Pietro Novelli e il crocifisso ligneo. L’incendio partito dal Monte Grifone è stato domato, ora si fa la conta dei danni al patrimonio culturale della città. Le vittime negli incendi in Sicilia sono al momento tre.
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