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Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliA conclusione dei lavori di restauro, iniziati nel 2020 e finanziati con il Piano Cultura e Turismo 2014-20 del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, dal 16 dicembre è riaperta al pubblico l’ala ovest della Reggia di Caserta con la Sala del Consiglio, le retrostanze dell’800, la Sala delle culle, l’anticamera e la Cappellina di Pio IX, le camere da letto e le anticamere di Gioacchino Murat e di Francesco II.
Per il letto in mogano del sovrano francese si è sostituito il tessuto di produzione industriale, in pessimo stato di conservazione e posteriore alla datazione del manufatto, con raso in seta e taffetà forniti da San Leucio Textile e donati dalla Camera di Commercio di Caserta. Il letto «en bateau» di legno mogano di Francesco II presentava, invece, una struttura lignea in discreto stato di conservazione, mentre i tessuti (inizi del XIX secolo) erano in avanzato stato di degrado per lacerazioni e scoloriture.
I restauri, realizzati a cura di Ganosis Consorzio Stabile e che hanno interessato anche lo Scalone reale, hanno consentito interventi sul pavimento in cotto dipinto a finto marmo (1.410,52 metri quadrati), porte e portelloni (811,47 metri quadrati), 4 lampadari in ottone e cristallo, nonché la posa di nuovi infissi e la manutenzione di 189 oggetti di arredo. Inoltre, nell’ala dell’800 e nelle retrostanze del ’700 è stata allestita una nuova ampia selezione di opere della Collezione Terrae Motus, in continuità con la disposizione delle prime 21 realizzata nel 2020 dal direttore generale Tiziana Maffei in collaborazione con Angela Tecce.

La camera con il letto in mogano di Gioacchino Murat
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