La strada che entusiasma gli archeologi

Stefano Miliani |  | Orvieto

Che il Fanum Voltumnae citato da Tito Livio, il santuario dove confluivano i vertici delle città etrusche, era accanto a Orvieto, a ovest della città nella zona conosciuta come «Campo della fiera», pare riconosciuto dagli studiosi. Eppure sotto e sopra quel suolo c’è molto altro in grado di entusiasmare gli archeologi. Gli scavi in corso dal 2000, prima per l’Università di Macerata e poi per l’ateneo di Perugia, hanno fruttato ritrovamenti tanto cospicui che, soldi permettendo, l’ambasciata italiana in Lussemburgo penserebbe a una mostra nel 2017 delineando una sorta di parallelismo storico: in quel luogo sacro le città etrusche federate convergevano quasi come oggi le capitali dell’Unione Europea convergono nelle città degli organismi Ue.

Lo riferisce Simonetta Stopponi, dell’Università umbra, la quale dirige i lavori che si svolgono a luglio e agosto su un’area di cinque ettari con una quarantina di
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