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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliBologna. Il 22 marzo è morto a 61 anni l’architetto Andrea Alberti, soprintendente unico Archeologia belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso. Il dirigente del Mibac è spirato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna dove era ricoverato dopo il trasferimento dal nosocomio ferrarese di Cona a seguito del peggioramento di una influenza aggravata da da altre patologie tra cui l’insufficienza respiratoria.
Alberti, ferrarese, ha avuto un lunga carriera in seno ai beni culturali e all’Università di Ferrara dove insegnava presso la facoltà di architettura. Dopo la Laurea a Firenze Alberti entrò nel Ministero per i beni e le attività culturali nel 1994, nel ruolo di funzionario presso la Soprintendenza di Ravenna. Dal 2000 al 2009 è stato direttore responsabile del Centro operativo di Ferrara della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Ravenna e insieme direttore del museo di Casa Romei di Ferrara e dell’Abbazia di Pomposa. nel 2009 nuovo incarico: diviene dirigente Mibac e successivamente soprintendente in Veneto.
Con un breve messaggio sul sito la Soprintendenza di Venezia, Belluno, Padova e Treviso lo ricorda così: «Andrea Alberti è stato architetto e dirigente del Mibac e ha esercitato le sue funzioni con correttezza, competenza, disponibilità e gentilezza. Egli ha manifestato tali qualità con intelligenza e conoscenza delle tematiche dell’architettura e del restauro, e con la consapevolezza del valore qualificante dell’attività di tutela. Per tali ragioni l’architetto Alberti ha conquistato non solo la stima dei colleghi, ma anche quella di coloro che hanno in particolare considerazione il patrimonio culturale del nostro paese, diventando per tutti un valido punto di riferimento umano e professionale».
Andrea Alberti. Foto: Gazzetta di Mantova
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