La sinfonia di Anri Sala per il New Museum

Anri Sala, «Ravel Ravel», 2013. Veduta dell'installazione «Ravel Ravel Unravel», Padiglione francese, 55ma Biennale di Venezia. Foto: Marc Domage
Graziella Melania Geraci |

New York. Fino al 10 aprile il New Museum di New York ospita la prima e più completa retrospettiva di Anri Sala. Partendo dai primi video della fine degli anni Novanta, il percorso artistico si dipana su tre piani del museo tra video e installazioni mostrando l’evoluzione stilistica e linguistica dell’artista albanese che con l’architettura che ospita l’esposizione costruisce un discorso simile a una sinfonia musicale.

La mostra, curata da Massimiliano Gioni con Margot Norton e Natalie Bell, si sviluppa attraverso le opere che hanno reso famoso l’artista partendo dalle prime esperienze dall’estetica documentaristica, come «Intervista» del 1998, fino alle opere più recenti. Nella poetica di Anri Sala il lavoro sulla memoria, sugli archivi, sul suono e sul linguaggio accompagnano il recupero della storia che ritorna dal passato per rivivere anche attraverso gli edifici, le stanze vuote e i
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