La scultura fa figura

Guglielmo Gigliotti |  | Ancona

«Ecce Homo. Da Marino Marini a Mimmo Paladino. La scultura di figura in Italia dal secondo dopoguerra ad oggi» è una mostra che mette a fuoco uno dei più antichi soggetti della storia dell’arte, sin dalle sue origini: la forma dell’uomo. Presso i Magazzini Tabacchi della Mole Vanvitelliana al porto di Ancona, fino al 7 maggio, sono visibili le oltre quaranta sculture con cui il curatore Flavio Arensi ha inteso tessere il filo della scultura figurativa degli ultimi decenni, a soggetto antropomorfico.

Il percorso non si svolge diacronicamente, ma perseguendo il labirinto di richiami e contrasti che artisti molto diversi possono evocare. Accanto ai lavori dei citati Marini e Paladino, si incontreranno le opere di Fausto Melotti («La disputa dei sette savi di Atene»), di Francesco Messina («Ritratto di Alfonso Gatto»), dell’anconetano Valeriano Trubbiani («Le morte stagioni»), Mirko Basaldella
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