La notte indiana di Soham Gupta fa paura

Nei locali appena riaperti del Museum Folkwang di Essen la serie «Angst» già presentata alla 57ma Biennale di Venezia

Un esemplare delle opere di Soham Gupta in mostra ad Essen. © Soham Gupta
Francesca Petretto |  | Essen

Quello di Soham Gupta è un nome noto agli appassionati d’arte in Italia: il fotografo indiano è già stato protagonista alla 58ma Biennale d’Arte di Venezia 2019 proprio con la serie di opere «Angst» (in italiano: paura), che fino al 27 giugno sarà in mostra (con «Soham Gupta. Angst») al Museum Folkwang di Essen nei suoi appena riaperti locali dedicati alla propria collezione fotografica e alle esposizioni temporanee.

Proprio questa serie in 20 parti è stata acquistata dal museo nello stesso anno del suo exploit veneziano: «Angst» è una raccolta di ritratti spettrali che catturano scene e volti della vita notturna di Calcutta, una narrazione sia poetica che politica, tra documento e finzione.

Con essa Gupta non vuole tanto documentare le tragedie della megalopoli indiana e dei suoi più derelitti abitanti, quanto un generale senso di umanissime vulnerabilità e solitudine amplificate da luci e colori della notte indiana.

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