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Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliDi fronte alla monumentale Fontana delle 99 Cannelle e accanto al Munda - Museo Nazionale d’Abruzzo, nel borgo Rivera che fu il nucleo della città, con il terremoto del 2009 la Chiesa di San Vito ebbe la nitida facciata squadrata con meridiana letteralmente troncata poco sopra il rosone e «spanciata».
Usando in gran misura le pietre originarie, la facciata di fine Duecento è tornata integra e stabile a sigillo di un complesso restauro che ha incluso l’adiacente canonica. Architettura d’impianto medievale, San Vito alla Rivera fu ampliamente modificata nel 1599 e dopo il terremoto del 1703.
L’intervento ha riaperto anche una finestra «nei secoli arbitrariamente tamponata, ripristinando l’originaria simmetria delle aperture», informa il Segretariato regionale dei Beni culturali dell’Abruzzo, ha eliminato le barriere architettoniche e creato un accesso al sottotetto per la manutenzione. Sono stati inoltre restaurati il portale lapideo e la lunetta dipinta. Purtroppo la direttrice dei lavori, Marina Cesira D’Innocenzo, è scomparsa all’inizio dell’anno ad appena 62 anni.
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