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Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliL’asta Pandolfini del 13 novembre a Palazzo Ramirez Montalvo ha come nucleo 30 dipinti della collezione Olschki, nata dall’incontro del medico Giovanni Del Greco con Giovanni Fattori fino a riunire 140 opere (molte esposte nel 2012 a Villa Bardini). La raccolta spazia da opere di macchiaioli della prima ora, quali Giovanni Fattori (con un «Paesaggio» a 7-10mila euro e l’acquarello su carta «Soldato a cavallo» intorno ai 1.500-2mila euro), a Silvestro Lega («Figure nell’orto» o «Campagna» a 6-8mila euro), per proseguire con Eugenio Cecconi («Ragazzo sull’aia», olio su tela stimato 4-6mila euro), Luigi Gioli, Ruggero Panerai e Cesare Ciani. Di Llewelyn Lloyd, amico della coppia Olschki-Rapisardi, grandi amanti di un’Elba ancora negletta dal turismo, soggetto prediletto dell’artista, è proposto «Barca al tramonto», un olio su cartoncino valutato 12-18mila euro.
Il nucleo Olschki è contestualizzato da altre opere dell’800 italiano: notevoli il piccolo olio su tavola con «Casa al mare a Palermo» di Francesco Lojacono (10-15mila euro) e il «Porto», grande dipinto di Giorgio Belloni in una prospettiva che capovolge le rappresentazioni più consuete (stima 25-35mila euro). Analoga valutazione per il grande dipinto del piacentino Stefano Bruzzi, «La prima neve», mentre di Alessandro Milesi figurano in catalogo «Barconi in laguna» (1920) e la scena di genere «Venezia, aspettando gli sposi», stimati rispettivamente a 3.500-5.500 e 6-8mila euro.
Notevoli le valutazioni di tre pregevoli opere seicentesche, che si aggiungono al catalogo: il «Sansone e Dalila» del veronese Alessandro Turchi, detto l’Orbetto, e la «Sacra famiglia» di Bartolomeo Schedoni, entrambi stimati a 70-90mila euro, mentre la «Rebecca al pozzo» di Giovanni Andrea de’ Ferrari, un olio su tela di 188x238 cm, è valutata 100-150mila euro.
Giovanni Andrea de' Ferrari «Rebecca al pozzo»
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