La Berlinische Galerie riscopre Lotte Laserstein

Seconda tappa per la mostra che l’anno scorso ha registrato un sensazionale successo di pubblico a Francoforte

«Nel mio atelier» (1928, particolare) di Lotte Laserstein. Lotte-Laserstein-Archiv/ Krausse, Berlin © VG Bild-Kunst, Bonn 2019
Francesca Petretto |  | Berlino

Seconda tappa alla Berlinische Galerie per la mostra che l’anno passato ha registrato un sensazionale successo di pubblico a Francoforte, «Lotte Laserstein. Face to face» (dal 5 aprile al 12 giugno), tanto da essere definita «la più attesa della primavera berlinese 2019». È un vero e proprio ritorno a casa per un’artista (1898-1993) che furoreggiò, eccezionale eccezione in un mondo dell’arte all’epoca quasi esclusivo appannaggio degli uomini, nella Berlino repubblicana, capostipite di una generazione di neue Frauen intenzionate a riappropriarsi delle proprie vite dopo secoli di discriminazioni.

Figlia di un farmacista di origine ebrea, si trasferì bambina a Berlino dove studiò coi più grandi maestri dell’epoca, godendo dell’appena concessa apertura delle accademie d’arte anche alle ragazze. Si diplomò, riscuotendo lodi e premi e prendendo subito parte a molte importanti mostre, fino
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