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Mariella Rossi
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Il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto dal 27 novembre al 12 marzo presenta una personale della fotografa ticinese Katja Snozzi, curata da Gianna A. Mina. Sono esposti ritratti in bianco e nero e a colori di persone anziane e ultracentenarie realizzati negli ultimi due anni, parte di un progetto che ha spinto Katja Snozzi ad attraversare la Svizzera alla ricerca di sguardi che avessero visto davvero molte cose. È un reportage di carattere antropologico intenso, con la volontà di immortalare vite vicine alla fine dei propri giorni, pelli rugose che vorremmo ossessivamente mantenere liscie e turgide, insicurezza e malattia che non trovano più il tempo di essere accudite.
Nella mostra emergono le contraddizioni di una società che confonde l’essere con l’apparire, di un mondo in cui i vecchi sono percepiti come un peso. Emblematica l’opera che ritrae la bambinaia originaria di una valle ticinese, anziana e ormai lontana dai riflettori, che accudì la figlia di Rita Hayworth e Orson Welles. Le fotografie sono allestite nel percorso permanente a fianco dei ritratti scultorei di Vincenzo Vela, innescando un interessante dialogo in una tra le più significative casemuseo del XIX secolo. In occasione della mostra sarà pubblicato un volume con prefazione di Ruth Dreifuss, già consigliera federale, e riflessioni sul tema della vecchiaia di quattro scrittori svizzeri: Amélie Plume, Iso Camartin, Alberto Nessi e Alex Capus (edizioni Scheidegger & Spiess).
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