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Kenna analogico

Michela Moro

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Specializzata nel settore della grafica mitteleuropea tra Otto e Novecento, con una predilezione per l’area austriaca, tedesca e cecoslovacca, la Galleria dell’Incisione ha aperto nel 1972 grazie a Chiara Fasser. Sin dall’inizio ha proposto artisti importanti moderni e contemporanei come Otto Dix, George Grosz, Karl Hubbuch, Max Klinger, Richard Müller e Rudolf Schlichter, contribuendo anche a valorizzare autori allora poco conosciuti in Italia.

La galleria dà inoltre spazio ad artisti di generazioni più recenti nonché a collezioni di xilografie giapponesi. Negli ultimi anni ha iniziato a guardare con interesse anche alla fotografia, esponendo autori come Martine Franck, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Enzo Sellerio, Elliott Erwitt e Steve McCurry.

Fino a maggio è in corso la personale di Michael Kenna «Conversazioni col Paesaggio». Inglese, classe 1953, considerato tra i più autorevoli fotografi della scena internazionale, Kenna continua a lavorare con la pellicola, in analogico. I soggetti ricorrenti sono ponti, nuvole, fabbriche, stazioni, alberi, fontane, tutti rigorosamente in bianco e nero; gli scatti vengono realizzati con lunghe esposizioni, privilegiando le atmosfere dell’alba, del tramonto e della notte. L’uomo è completamente assente e la sua presenza è semplicemente suggerita dall’atmosfera metafisica. La mostra include una cinquantina di fotografie realizzate in Giappone e in Cina dagli anni Novanta a oggi e alcuni lavori europei e americani.

Il 30 aprile ha luogo in galleria un incontro con Michael Kenna, che oltre a presentare la mostra, firmerà le copie del catalogo Forms of Japan edito da Prestel.

Michela Moro, 06 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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Kenna analogico | Michela Moro

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