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Juan Navarro Baldeweg ed Elio Fiorucci a Ca’ Pesaro

Veronica Rodenigo

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Dal 25 maggio ad arricchire l’offerta temporanea di Ca’ Pesaro è l’appuntamento dedicato alla poliedrica figura di Juan Navarro Baldeweg: architetto, pittore, scultore, incisore, docente e saggista. Dipinti (come «Lunas», 1980), sculture, disegni, fotografie o modelli, realizzati dai primi anni Settanta nell’esperienza svolta al MIT di Boston fino alla produzione più recente, ne esemplificano il percorso di ricerca attraverso un concept espositivo (a cura di Ignacio Moreno Rodríguez in collaborazione con l’Università Iuav) organizzato seguendo quattro linee guida: la gravità, la luce, il corpo e i processi.

A caratterizzare invece la stagione estiva irromperà, con un allestimento che si preannuncia tutt’altro che convenzionale, colui che il curatore Aldo Colonetti definisce «una sorta di Marcel Duchamp non solo della moda»: Elio Fiorucci. Un’antologia di prodotti, oggetti, manifesti ripercorrerà la storia dello stilista e la sua filosofia ricreando nelle sale un grande mercato. Da ultimo, il periodo autunnale vedrà la straordinaria ricomposizione (curata da Giovanna Ginex) del ciclo di Angelo Morbelli «Il poema della Vecchiaia» (1903) presentato in quell’anno alla V Esposizione internazionale d’arte di Venezia e di cui Ca’ Pesaro conserva una delle sei tele.

Veronica Rodenigo, 24 maggio 2018 | © Riproduzione riservata

Juan Navarro Baldeweg ed Elio Fiorucci a Ca’ Pesaro | Veronica Rodenigo

Juan Navarro Baldeweg ed Elio Fiorucci a Ca’ Pesaro | Veronica Rodenigo