In viaggio con Paul Klee

L'itinerario della vita dell'artista tedesco tracciato attraverso le sue opere

Paul Klee fotografato da Lily Klee nella Latomia del Paradiso, Siracusa, 1931. Foto Lily Klee
Giovanni Pellinghelli del Monticello |  | Berna

Come su una mappa, la mostra «Mapping Klee», fino al 25 aprile al Zentrum Paul Klee di Zurigo, ripercorre la vita dell’artista da Berna a Monaco, Weimar, Dessau e le destinazioni di viaggio a lui più care, focalizzando al contempo l’oggetto principale della sua poetica nelle varie fasi della sua vita artistica e personale, come i principi di organizzazione e progettazione dell’architettura durante il suo primo viaggio in Italia (1901-02) o il fascino per i personaggi misteriosi e i geroglifici durante il soggiorno in Egitto (1928-29).

Klee visitò Pisa, Roma, Napoli, Pompei e Firenze nel 1901, scoprendovi gli antichi maestri e l’architettura del Rinascimento, riconoscendovi i principi fondamentali da applicare alla sua poetica pittorica. Negli anni del Bauhaus visitò poi Sicilia, Elba e Toscana e l’impressione dell’aridità dei paesaggi siciliani riapparirà sulle sue opere. Il viaggio in Tunisia nel 1914 con gli amici August Macke e Louis Moilliet determinò il suo senso del colore così come il viaggio in Egitto nel 1928 lo ispirò a utilizzare composizioni rigorosamente geometriche e forme ridotte.

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