Dallo scorso febbraio è visitabile la Tomba delle melagrane (che si avvale dell’ArtBonus), sepolcro messapico a camera del IV-III secolo a.C. rinvenuto a Egnazia nel 1971, durante la costruzione delle fondamenta del museo dedicato a Giuseppe Andreassi.
Si tratta di una delle poche tombe monumentali ipogee che conserva la porta originaria composta da due battenti monolitici ancora funzionanti. Fornita di accesso a gradini e di vestibolo, presenta le pareti della camera funeraria interamente affrescate con motivi policromi di tipo architettonico e vegetale, fra cui rami di edera e palmette; nella parte alta invece sono presenti le melagrane, antico simbolo di fertilità e immortalità.
Per tutelare le pitture parietali, la cui conservazione può essere garantita solo da un microclima costante, la visita avrà numeri e tempi controllati: 7 persone per volta ogni 15 minuti.
Per informazioni: Sito archeologico di Egnazia, tel. 0804829056; www.musei.puglia.beniculturali.it.
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