In gara per mettere le mani sui Carracci

Particolare con la storia di Polifemo della Galleria dei Carracci in Palazzo Farnese a Roma. ©Ambassade de France/Z. Colantoni
Federico Castelli Gattinara |

Roma. Ne abbiamo scritto circa un anno e mezzo fa in occasione dell’annuncio del restauro a Parigi, ponendoci una serie di interrogativi (cfr. n. 310, giu.’11, p. 62). Oggi l’intervento nella Galleria dei Carracci in Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia, prende il via con la gara d’appalto, un bando internazionale che si chiuderà il 3 dicembre; il 20 sapremo il nome del vincitore. I lavori partiranno materialmente solo a gennaio, ma già sono state avviate una serie di ricerche scientifiche e documentarie. Il restauro è di quelli da far tremare le vene e i polsi, non solo perché, insieme a Caravaggio, si tratta del testo pittorico più importante e rivoluzionario della Roma tra Cinque e Seicento, destinato a fecondare tutta l’arte dei due secoli seguenti, ma per la complessità delle scelte, memori anche della semidistruzione degli affreschi carracceschi del Camerino distante
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