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Impressionisti danesi

Luana De Micco

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Il Musée Jacquemart-André presenta più di 40 opere della danese collezione Ordrupgaard, che comprende lavori di impressionisti e postimpressionisti francesi, ma anche di artisti dell’età d’oro danese (1892-1916), riuniti in soli due anni, tra il 1916 e il 1918, dall’uomo d’affari danese Wilhelm Hansen (1868-1936), che aveva fatto fortuna nelle assicurazioni, e da sua moglie Henny (1870-1951).

I due donarono allo Stato la loro dimora, una villa signorile del Novecento a nord di Copenaghen, trasformata in museo nel 1953 secondo le loro volontà (un’estensione del museo progettata da Zaha Hadid è stata inaugurata nel 2005). Per Parigi, la direttrice dell’Ordrupgaard, Anne-Birgitte Fonsmark, e Pierre Curie, conservatore del Musée Jacquemart-André, hanno selezionato opere di Monet, Renoir, Cézanne, Gauguin, Degas, Matisse e Manet, che Hansen acquistò presso mercanti d’arte parigini. Da Bernheim-Jeune, per esempio, comprò «Il ponte di Waterloo, tempo nuvoloso» (1903) di Monet e «Ritratto di Madame Marie Hubbard» (1874) di Berthe Morisot. Dal gallerista Paul Rosenberg acquistò «Il garage dei vaporetti fluviali» (1885) di Sisley.

La mostra «Gli impressionisti della collezione Ordrupgaard», visitabile a Parigi dal 15 settembre al 22 gennaio, viaggerà poi in musei d’Europa e del mondo.

Luana De Micco, 10 settembre 2017 | © Riproduzione riservata

Impressionisti danesi | Luana De Micco

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