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Veronica Rodenigo
Leggi i suoi articoliIl Nord-Est balza nuovamente alle cronache per una vicenda strettamente legata alla tutela del suo patrimonio paesaggistico. A destare preoccupazione in questo caso è un’opera complementare alla linea Alta Velocità Verona-Padova: un tunnel viario-idraulico (quindi non dedicato al traffico su rotaia) lungo circa un chilometro che, attraversando Monte Berico, sbucherebbe poco al di sotto della settecentesca Villa Valmarana ai Nani. Affrescata dai Tiepolo, la villa rientra nella «buffer zone» (zona cuscinetto) della vicina Villa La Rotonda, opera di Andrea Palladio e come tale tutelata dall’Unesco fin dal 1994.
Il disegno preliminare della galleria è stato assegnato dal Consorzio Privato Iricav 2 (lo stesso che per incarico diretto dovrebbe poi realizzare l’intero lotto relativo alla tratta AV/AC) all’ingegner Gianmaria De Stavola, piccolo finanziatore in campagna elettorale del sindaco Achille Variati.
Mentre negli ultimi mesi le necessarie formalizzazioni dell’iter conoscono un’improvvisa accelerata, Francesca Leder, docente di Pianificazione del territorio presso l’Università di Ferrara e membro di Out, osservatorio urbano-territoriale di Vicenza, il 30 dicembre decide d’inviare un’allarmante segnalazione ai rispettivi uffici parigini di Unesco e Icomos, a quello romano dell’Iccrom nonché al direttore dell’Ufficio Unesco presso il Mibact. Il 2 gennaio arriva la replica di quest’ultimo, che chiede al Comune di Vicenza di fornire tutta la documentazione necessaria a valutare i danni arrecati dall’eventuale impatto dell’opera sull’eccezionale valore del sito Unesco.
Frattanto la notizia dilaga sulla stampa nazionale e internazionale non senza conseguenze: durante le discussioni in Consiglio comunale che preludono alla votazione dello studio di fattibilità redatto da Rfi per l’intero tracciato dell’Alta Velocità, il sindaco Variati comincia a far marcia indietro sull’opera complementare ipotizzando la richiesta di «soluzioni progettuali alternative al tunnel, anche distinguendo tra funzioni idrauliche e viabilistiche». L’approvazione del Consiglio sullo studio di fattibilità AV/AC avviene comunque in data 13 gennaio vincolando l’assenso all’Alta Velocità ad alcune condizioni, tra cui lo studio di soluzioni alternative al tunnel idraulico e viario sotto Monte Berico. Il primo cittadino rimanda quindi le osservazioni a Rfi per la redazione del progetto definitivo. Peccato però che trovare un’alternativa all’infelice opera complementare esuli dalla competenze di Rfi.
Prossimi passaggi: consegna del progetto definitivo entro il 15 maggio, Valutazione d’impatto ambientale, approvazione da parte del Cipe e avvio dei cantieri entro fine 2015.

Villa Valmarana ai Nani, vicinissima alla Rotonda di Palladio
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