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Da BUILDING 40 opere di Roberto Ciaccio realizzate tra il 1994 e il 2011
- Ada Masoero
- 06 settembre 2022
- 00’minuti di lettura


A sinistra «Ombre» (2010-11); a destra «Soglie», 2002, di Roberto Ciaccio. Per entrambe, foto: Leonardo Morfini
Il sublime oltre la soglia
Da BUILDING 40 opere di Roberto Ciaccio realizzate tra il 1994 e il 2011
- Ada Masoero
- 06 settembre 2022
- 00’minuti di lettura
Mentre al MUSEC-Museo delle Culture di Lugano è in corso fino al 26 febbraio la personale «Il dono dell’origine», nella città dove l’artista ha vissuto e lavorato è BUILDING a dedicargli, dall’8 settembre al 15 ottobre, la mostra «Roberto Ciaccio. Soglie del tempo», curata da Francesco Tedeschi con l’apporto della moglie Maria Pia e della figlia Silvia Ciaccio, artista lei pure, curatrici dell’Archivio di famiglia.
Il tema della «soglia», e dell’opera d’arte come tramite tra realtà visibile e mondo spirituale, è un punto fermo della ricerca di Ciaccio (Roma, 1951-Milano, 2014), artista colto, riflessivo e intellettualmente raffinato. Anche i suoi «revenant» del resto, figure larvali che compaiono in certi lavori, sono corpi dematerializzati che si affacciano sulla soglia che divide il «qui» dall’«altrove».
Nella galleria milanese sono esposte 40 opere degli anni tra il 1994 e il 2011: al piano terra dominano i lavori realizzati con le lastre utilizzate per le incisioni che, con la diversa incidenza della luce e le tracce lasciate dagli inchiostri, sviluppano una potenzialità scultorea, mentre i monoprint del piano superiore, uniti in sequenze, con le loro tonalità ombrose sondano i misteri del vuoto e dello spazio cosmico, ponendosi idealmente sulla soglia di esso.
Sopra ancora, all’opposto, ci s’imbatte in lavori luminosi in cui, come attivati dalla luce, prendono forma riquadri o l’immagine della croce. A commento, un catalogo edito da BUILDING con testi del curatore e di Maria Pia Ciaccio, oltre a scritti dell’artista stesso e del filosofo Remo Bodei, suo esegeta e a lungo compagno di strada.

A sinistra «Ombre» (2010-11); a destra «Soglie», 2002, di Roberto Ciaccio. Per entrambe, foto: Leonardo Morfini

Una veduta dell’allestimento della mostra di Roberto Ciaccio da BUILDING. Foto: Leonardo Morfini