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Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliIl 16 dicembre scorso, con l’esposizione degli ori dal British Museum, precedentemente all’Orsi di Siracusa e alla Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, è stato inaugurato a Sant’Angelo Muxaro il primo smart museum della provincia.
A costo zero, con vetrine in materiali riciclati, è un museo attento alla «fluidità estetica» di chi lo visita, con l’obiettivo di coinvolgerlo a livello percettivo, cognitivo ed emozionale, «per cui i filmati, spiega la soprintendente Caterina Greco, nonché curatrice, con i reperti più significativi provenienti dal territorio e conservati in diversi musei italiani (Firenze, Roma, Palermo, Agrigento, Siracusa e da collezioni private) e col fiume Platani protagonista e non solo sfondo del racconto della collezione, interrompono la “monotonia” degli spazi didattici».
Il piano terra è dedicato agli aspetti geomorfologici e alla preistoria, in particolare alla Grotta Capreria, frequentata a scopo di culto e funerario a partire dall’Eneolitico fino all’età del Ferro.
Il primo piano, invece, è dedicato alle necropoli del colle di Sant’Angelo Muxaro, con reperti dallo scavo della Soprintendenza del 1997, oltre alla sala di Monte Castello, importante centro fortificato.
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