Il Premio Lissone si fa in quattro

Gabi Scardi, Noah Stolz, Saverio Verini e Lucrezia Longobardi curano ciascuno un allestimento con (ciascuno) cinque artisti

«Sogno n° 7314 + sogno n° 5822» (2021), di Pietro Librizzi
Ada Masoero |  | Lissone (Mb)

Lo storico Premio Lissone avvia, nell’edizione 2023, il nuovo corso ideato dalla direttrice del Mac Francesca Guerisoli, che ha chiesto a quattro curatori di realizzare per il museo altrettante mostre (visibili dal 13 maggio al 17 settembre), ognuna con i lavori di cinque artisti: 20, dunque, gli artisti invitati al Premio Lissone 2023, divisi nelle due sezioni «Gran Premio», con le mostre curate da Gabi Scardi e Noah Stolz, e «Nuove Visioni», con i progetti dei più giovani curatori Saverio Verini e Lucrezia Longobardi.

Nella mostra intitolata «Pittura come pratica progettuale», Gabi Scardi ha riunito i lavori sul tema del paesaggio e dell’ambiente di Linda Carrara e Isabella Pers, quelli sugli animali di Sonia Arienta e Tiziana Pers e quelli sui monumenti urbani di Simona Da Pozzo, mentre Stolz ha composto sotto il titolo «Cose che accadono» (dall’omonima serie di fotografie di Alessandra Spranzi) le opere dalle atmosfere sospese e stranianti di Marion Baruch, Simone Berti, Eva Marisaldi, Andrea Sala e Alessandra Spranzi.

Quanto a Saverio Verini, nel progetto «Vedute, visioni, voragini», dedicato al paesaggio, presenta opere di Ludovica Anversa, Andrea Barzaghi, Alice Faloretti, Pietro Librizzi e Giulio Saverio Rossi, e Lucrezia Longobardi, da parte sua, accosta sotto il titolo «Sonata #23» i lavori di segno introspettivo di Martina Biolo, Marco Eusepi, Nazzarena Poli Maramotti, Lucas Memmola e Andreas Zampella

I vincitori, cui vanno 10mila euro (Gran Premio) e 5mila (Nuove Visioni), sono stati selezionati dalla giuria composta da Lóránd Hegyi, Giovanna Forlanelli Rovati e Francesca Guerisoli e le opere premiate entreranno a far parte delle collezioni del Mac, seguendo la tradizione del Premio (uno dei più antichi e, da subito, autorevoli d’Italia, con giurati come Raffaele De Grada, Marco Valsecchi, Giulio Carlo Argan e Giuseppe Marchiori) nelle sue due stagioni: dal 1946 al 1967, e dal 1999 a oggi, con la novità, dal 2006, dell’alternanza con il Premio Lissone Design.

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