Il momento magico di Bruno Gironcoli

Alla Schirn Kunsthalle sei sculture realizzate tra la fine degli anni Ottanta e i primissimi anni 2000

Un particolare di «Untitled», 2001, di Bruno Gironcoli, Herberstein, Gironcoli Museum. © the Estate Bruno Gironcoli, Foto: Hans Christian Krassr
Bianca Bozzeda |  | Francoforte

È un momento d’oro per l’opera di Bruno Gironcoli (1936-2010). Dopo la retrospettiva al museo d’arte contemporanea Mumok di Vienna nel 2018, le sculture postsurrealiste dell’artista austriaco vivono una vera e propria rinascita a livello internazionale.

Dal 14 febbraio al 12 maggio, la Schirn Kunsthalle di Francoforte presenta una mostra dedicata agli oggetti inclassificabili di Gironcoli, per i quali si sono azzardate definizioni quali «prototipi di una nuova specie» e «giocattoli giganti». Composta da sei sculture monumentali, la mostra si concentra sulle opere tarde, realizzate tra la fine degli anni Ottanta e i primissimi anni 2000. 

Nato nella cittadina alpina di Villach, Bruno Gironcoli inizia la propria carriera come orafo e applica la sua conoscenza della materia alla scultura a partire dagli anni Sessanta.  La ricerca di una forma aliena è all’origine degli oggetti biomeccanici di
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