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Riproduzione di una parte del Metropolitan Museum of Art, compresa l’armatura di Enrico II, all’interno della piattaforma di gioco Roblox.

Cortesia del Metropolitan Museum of Art

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Riproduzione di una parte del Metropolitan Museum of Art, compresa l’armatura di Enrico II, all’interno della piattaforma di gioco Roblox.

Cortesia del Metropolitan Museum of Art

Il MET si presta al gioco

L’applicazione Replica, frutto di una partnership con Verizon, consente ai visitatori del famoso museo di utilizzare le opere della sua collezione nella popolare piattaforma Roblox

Claire Voon

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Il Metropolitan Museum of Art si sta avvicinando al metaverso nel tentativo di dare una «scossa» all’esperienza museale. Il museo ha annunciato il primo agosto di aver stretto una partnership con la società di telecomunicazioni Verizon per lanciare Replica, una nuova applicazione che consente agli utenti di interagire con le opere d’arte delle sue collezioni nello spazio virtuale. L’applicazione può essere utilizzata con Roblox, la popolare piattaforma di gioco, dove è possibile esplorare una nuova versione virtuale del Met, compresi spazi come la facciata della Fifth Avenue e la Great Hall.

Replica si basa sulla precedente collaborazione del Met con Verizon nel 2021, un’esperienza di realtà aumentata a tiratura limitata che permetteva di accedere a distanza a una ristretta selezione di opere d’arte. La nuova applicazione, disponibile gratuitamente su dispositivi iOS e Android da ieri 2 agosto, incoraggia le visite di persona, invitando il pubblico a scansionare determinati oggetti che possono poi essere trasferiti su Roblox. Gli utenti vengono guidati su una mappa, in stile caccia al tesoro, verso opere d’arte come «Autoritratto con cappello di paglia» di Vincent van Gogh (1887), l’«Armatura di Enrico II, re di Francia» e «Perseo con la testa di Medusa» (quest’ultima di Antonio Canova). Progettata per bambini e giovani adulti, l’applicazione si propone di offrire un’esperienza culturale ed educativa coinvolgente.

È anche l’ultima mossa del Met per attirare di nuovo i visitatori, dopo il forte calo di presenze registrato dopo la pandemia di Covid-19. Secondo l’indagine condotta da «The Art Newspaper» e da «Il Giornale dell’Arte», infatti, l’anno scorso il museo ha registrato 1,7 milioni di visitatori in meno rispetto a prima della pandemia, ovvero un calo del 34% rispetto ai quasi 4,9 milioni del 2019. L’estate scorsa il Met ha anche aumentato i prezzi d’ingresso di 5 dollari per tutti i livelli, rendendo il costo di un biglietto standard per adulti di 30 dollari (l’ingresso per i newyorkesi e gli studenti dell’area dei tre stati rimane a pagamento). In un comunicato, Max Hollein, direttore e amministratore delegato del Met, ha elogiato la nuova applicazione per aver «trasformato il modo in cui i visitatori si avvicinano all’arte e per aver creato un viaggio accattivante, divertente e davvero unico attraverso il museo». Replica, ha aggiunto Hollein, «è una testimonianza dell’ambizioso interesse del Met nei confronti di iniziative educative che ispirano connessioni giocose con l’arte sia nel museo che nel regno digitale».

In Roblox, i tesori del museo sono trasformati in accessori e oggetti digitali che l’avatar dell’utente può utilizzare a suo piacimento mentre vaga in diversi universi. Questo include vari spazi del Met stesso, il cui spazio virtuale consentirà agli utenti di giocare in un certo senso a fare i curatori, selezionando i propri oggetti digitali e collocandoli in vetrine che gli altri potranno votare. La decisione di collaborare con Roblox riflette anche i tentativi del museo di raggiungere i giovani attraverso piattaforme digitali come TikTok, a cui ha aderito nel 2019. Secondo Roblox, nel 2022 il 62% dei suoi utenti attivi giornalieri aveva un’età inferiore ai 16 anni e la fascia d’età in più rapida crescita è ora quella compresa tra i 17 e i 24 anni. Il Met si unisce a una piccola manciata di musei che stanno utilizzando Roblox per sviluppare nuovi approcci educativi. Nel 2022, la National Gallery di Londra ha lanciato un gioco in cui gli utenti possono curare le proprie collezioni d’arte e il Museum of Science di Boston ha presentato un gioco di esplorazione spaziale basato sui dati raccolti dalla Nasa (National Aeronautics and Space Administration) su Marte.

Un visitatore del Metropolitan Museum scansiona l’«Autoritratto con cappello di paglia» (1887) di Vincent van Gogh utilizzando l’app Replica. Per gentile concessione del Metropolitan Museum of Art

Claire Voon, 03 agosto 2023 | © Riproduzione riservata

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