Il corpo della modella si confonde nella natura
Vera Lehndorff e Holger Trülzsch fotografano tableaux vivants oltre le apparenze

La Galleria Regionale d’Arte Contemporanea «Luigi Spazzapan» nasce nel 1977, legata al celebre artista di origini gradiscane Luigi Spazzapan (1889-1958) del quale possiede un ampio corpus di opere. La Galleria ha inoltre in dotazione una raccolta di artisti contemporanei del Friuli Venezia Giulia, da Afro ad Alviani, da Ciussi a Pizzinato.
È situata in Palazzo Torriani, tra gli edifici più importanti della città, di origine quattrocentesca; la facciata risale al secondo Seicento, la posa della loggia e del portale si concluse nel 1705. Nei secoli l’edificio fu adibito a residenza vescovile, sede della Caserma Bersaglieri Italiani, del Tribunale Militare, degli Uffici del corpo delle SS tedesche, Ospedale militare statunitense e Rifugio per gli Esuli Istriani e Dalmati. Acquistato dal Comune nel 1963, l’ala nord del Palazzo divenne poi Galleria Regionale d’Arte.
Nel 2019 la Galleria è stata oggetto di un intervento di riqualificazione e adeguamento agli standard museali contemporanei, con nuovi modelli di fruizione e supporti informativi. Il pianoterra è riservato alla presentazione di opere, autori e progetti collegati al territorio; il primo piano alla valorizzazione delle collezioni; il secondo piano alle mostre temporanee.
La Galleria è gestita dalla Regione Friuli Venezia Giulia, per tramite dell’Erpac - Ente Regionale per il Patrimonio Culturale, grazie a una convenzione siglata con il Comune di Gradisca d’Isonzo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Centro di ricerca legato agli studi su Spazzapan, del quale scriveva Maurizio Calvesi: «Dotato di un pungente istinto disegnativo e di un vivace senso del colore, dipinse in termini di un postimpressionismo nervosamente abbreviato, vitalizzato da un’inquieta carica espressionista, talvolta introducendo angolose stilizzazioni, che si rifanno alla sua originaria cultura cubista e futurista. Dopo il 1955 la sua pittura ha subito una radicale svolta in senso astratto e informale, documentata nella retrospettiva postuma allestita dalla Biennale di Venezia nel 1960», la Galleria guarda anche alle avanguardie che l’hanno connotata fin dalla fondazione, sempre nell’ottica della contemporaneità.
Il progetto dell’estate è la mostra fotografica «Behind the appearances», con opere di Vera Lehndorff e Holger Trülzsch, legata all’estetica degli anni Settanta: fotografie che sono veri tableaux vivants. La mostra è strutturata in più sezioni corrispondenti ai cicli e temi trattati dagli artisti: «Nature», «Performances», «Oxydations», «Peterskirchen», «Paros» e «Spetse».
Le foto documentano un’azione rivolta al corpo di una modella, strumento di comunicazione alternativo, dipinto e manipolato per confondersi con la natura; un’azione forte ed espressiva che si dissolve nel suo congiungersi con l’altro da sé. In mostra anche quattro videoinstallazioni di film d’arte, «Salomè», «Sirius, where the dog had been buried», «Die Türe/The Door» e «Oxydations», girati in super 8 e 16 mm con immagini dei making off legate alle produzioni fotografiche.
Il progetto è curato da Lorenzo Michelli, responsabile della programmazione culturale della Galleria, con il coordinamento di Alda Balestra Stauffenberg. L’estate del 2021 vede anche l’avvio del progetto speciale «Together». Sempre ideato dall’Erpac FVG, è legato al rilancio e alla valorizzazione dell’arte contemporanea in regione ed è articolato in più fasi: la partecipazione degli artisti a un bando, la raccolta e la mappatura delle opere, l’esposizione finale dei progetti selezionati. «Together» è uno strumento per trasformare una criticità in un’opportunità, è un’occasione per mappare, dare visibilità e rinforzare il ruolo dell’arte e per riunire gli artisti del territorio e metterli in connessione con il tessuto sociale e viceversa.

