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Una pagina dei «Taccuini» di Giovan Battista Cavalcaselle

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Una pagina dei «Taccuini» di Giovan Battista Cavalcaselle

I taccuini del giovane Cavalcaselle

Un saggio di Giovanni Mazzaferro, da leggere come un romanzo sulla vita, racconta i viaggi e le esperienze di Giovan Battista Cavalcaselle

Valeria Tassinari

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La libera impaginazione degli appunti di Giovan Battista Cavalcaselle (Legnago, 1819-Roma, 1897), con i suoi schizzi rapidi come fulminee mappe visive, e dei suoi intelligenti disegni, accompagnati da note descrittive e puntuali osservazioni vergate con minuta calligrafia, è una delle prime immagini che vengono in mente quando si pensa alla storia dell’arte come a una pratica di osservazione e comprensione diretta delle opere e dei luoghi. I suoi celebri taccuini, disordinato atlante visivo della pittura europea, esplorata percorrendo chilometri e scandagliando musei, chiese e collezioni, hanno il passo romantico del Grand Tour, ma anche una fragranza di attualità che potrebbe avvicinarli all’arte concettuale.
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È una miniera, dunque, il Fondo Cavalcaselle, un patrimonio di manoscritti e libri a stampa, donato dalla sua vedova alla Biblioteca Nazionale Marciana nel 1904, ormai da tempo interamente digitalizzato e consultabile online. Come sottolinea Giovanni Mazzaferro, apprezzato studioso delle fonti, è stata proprio questa modalità a distanza a consentirgli di scandagliare carte e annotazioni a margine, figure e ricostruzioni (memorabile quella dell’antico allestimento di due sale della National Gallery di Londra), in un’attenta comparazione con numerosi documenti di altra provenienza, per ricostruire, sulle righe e tra le righe, la fase giovanile della vita del grande critico d’arte ottocentesco, colmando un vuoto.

Emerge, così, l’avventura della vita, che, più delle attribuzioni e degli studi geniali, preme a Mazzaferro raccontare, perché il volume è un saggio fondato su un metodo scientificamente strutturato, ma che si legge come un romanzo, fino a indurci a immaginarne l’adattamento per una sceneggiatura cinematografica. Una biografia intellettuale, illustrata dai documenti originali, che, dall’iscrizione all’Accademia di Venezia nel 1834 fino al 1857, anno del ritorno dal lungo esilio in terra anglosassone, intreccia esperienze, viaggi, relazioni, intuizioni, sguardi di un giovane patriota appassionato d’arte, figlio dell’Italia in via di costruzione e frequentatore di quella «repubblica dei conoscitori» che nell’Europa ottocentesca era già una comunità d’eccellenza.

Il giovane Cavalcaselle. «Il più curioso, il più intrepido, il più appassionato di tutti gli affamati di pittura»
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di Giovanni Mazzaferro, 229 pp., ill., Olschki, Firenze 2023, € 26

Valeria Tassinari, 06 gennaio 2024 | © Riproduzione riservata

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