Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliUna provincia, quella parmense, che dedica grande attenzione alla sua tradizione culinaria, tanto da avere creato nel corso del tempo sei Musei del Cibo (Museo del Prosciutto, Museo del Salame, Museo del Vino, Museo della Pasta, Museo del Pomodoro e Museo del Parmigiano Reggiano) cui si aggiunge il Museo d’Arte Olearia Agorà Orsi Coppini.
Arriva ora anche una collana di guide collegate, «Parma, i Musei del Cibo. Tra storia e territorio», edite da Grafiche Step di Parma. Ogni volume è composto da un centinaio di pagine a colori, in cui trovano spazio cenni storici sulla gastronomia e su personaggi storici, come Giuseppe Verdi e Cesare Zavattini, ma anche approfondimenti di arte e natura della cosiddetta «Food Valley» italiana.
Le pubblicazioni sono curate da Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei Musei del Cibo, con testi di Mariagrazia Villa, e sono arricchite da documenti conservati nell’Archivio di Stato di Parma.
Altri articoli dell'autore
Nella città della Ghirlandina, promossa anche da un flusso turistico in aumento, fervono i cantieri per trasformare edifici storici in sedi culturali: in testa la sconfinata Fondazione Ago, ex ospedale del ’700 i cui lavori dovrebbero concludersi nel 2029. Quel che sembra mancare, però, è una «classe dirigente culturale», in grado di fornire coerenza e consistenza scientifica alle proposte, in rapporto anche all’importante tradizione modenese
Dopo aver guidato l’istituzione per oltre vent'anni e aver coordinato il sito Unesco «Cattedrale, Ghirlandina e Piazza Grande» verrà sostituita da un dirigente regionale
Il fotografo milanese si racconta in occasione di una mostra in corso a Modena: «Ho un po’ di ossessioni, temi che mi trascino dai tempi della scuola: Prima e Seconda guerra mondiale, scritte, macchie sui muri, case con forme particolari, costumi e persone, come suore, preti, carabinieri, clown, giocolieri. M’interessa anche chi inciampa, ex voto, diari e pure chi si macchia con il sugo»
A Ravenna la manifestazione si articola in varie sedi: il MAR, la Biblioteca Classense, l’Accademia Statale di Belle Arti, gli Antichi Chiostri Francescani ecc.