Filippino Lippi «Ritratto di giovane uomo», 1480-85 circa (particolare), Washington, National Gallery of Art, Andrew W. Mellon Collection. Foto: Courtesy National Gallery of Art, Washington, Andrew W. Mellon Collection

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Filippino Lippi «Ritratto di giovane uomo», 1480-85 circa (particolare), Washington, National Gallery of Art, Andrew W. Mellon Collection. Foto: Courtesy National Gallery of Art, Washington, Andrew W. Mellon Collection

I maestri del Rinascimento Italiano a Monaco

Nelle sale superiori dell'Alte Pinakothek riaperte dopo quattro anni di ristrutturazioni

Dopo quattro anni di chiusura per ristrutturazione, le sale superiori dell’Alte Pinakothek dal 18 ottobre al 27 gennaio ospitano una mostra sulla Firenze dei maestri del Rinascimento Italiano, «Da Giotto a Leonardo da Vinci», con 120 capolavori in prestito dagli Uffizi e da musei di Londra, New York, Washington, Vienna e Berlino, più i pezzi dalla collezione del museo ospitante.

Opere di Beato Angelico, Filippo e Filippino Lippi, Botticelli, Lorenzo di Credi e Fra’ Bartolomeo, del Pollaiolo e del Ghirlandaio, del Verrocchio e infine di Leonardo: dipinti, sculture e disegni che Ludwig I di Baviera acquisì nei primi decenni del XIX secolo, e oggetto di un recente progetto di ricerca condotto dai musei cittadini che ha portato alla riapertura della sua grande collezione di pittura fiorentina dei sec. XIV-XVI, a lungo chiusa in magazzino.

La produzione pittorica antecedente e immediatamente successiva è esposta a latere, a mo’ di accompagnamento storico-critico. Il materiale illustrativo del progetto museografico presenta il frutto di recenti scoperte sulle tecniche della pittura rinascimentale italiana insieme a due esempi di restauro appena conclusi.

Filippino Lippi «Ritratto di giovane uomo», 1480-85 circa (particolare), Washington, National Gallery of Art, Andrew W. Mellon Collection. Foto: Courtesy National Gallery of Art, Washington, Andrew W. Mellon Collection

Francesca Petretto, 17 ottobre 2018 | © Riproduzione riservata

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