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I luoghi di segregazione diventano centri di cultura

Stefano Luppi

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Aprirà nel 2017 il nuovo Museo dell’ebraismo

Nello scorso gennaio il ministro Dario Franceschini ha nominato il vertice amministrativo della Fondazione Meis di Ferrara (Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah), presieduta da Dario Disegni e diretta da Simonetta Della Seta. «Il Meis, afferma il presidente Disegni, si avvia a raccontare la più che bimillenaria vicenda della comunità ebraica in Italia, le sue interrelazioni con la storia del Paese, il contributo di idee, competenze e saperi apportati sia alla cultura dell’Italia sia allo sviluppo dell’ebraismo nel suo complesso. Una storia che farà da filo conduttore all’esposizione permanente, alle mostre temporanee, a convegni, attività didattiche, seminari, dibattiti, presentazioni di libri e a un laboratorio di ricerca sull’ebraismo italiano. L’apertura del museo avverrà nell’autunno 2017, con il completamento del restauro dell’ex-carcere dove abbiamo la sede: da luogo di segregazione e di esclusione diverrà un centro di cultura viva e inclusiva». 

La prima grande mostra sarà sulle origini e il periodo formativo della presenza ebraica in Italia: dall’Età romana al Medioevo. Il completamento del cantiere avverrà nel 2020 con l’edificazione di cinque palazzine che evocheranno i cinque libri della Torah, mentre «per il 2017-20, prosegue Disegni, stiamo predisponendo un piano pluriennale di attività e mostre temporanee. Nel 2018, ad esempio, verrà ricordato il percorso degli ebrei italiani che dall’emancipazione del 1848 furono tra i protagonisti del Risorgimento e della prima guerra mondiale, per poi vedersi traditi dalle infami leggi razziste del 1938, preludio alla Shoah, per tornare infine cittadini di un’Italia libera e democratica e vedere realizzato, nel 1948, il sogno della nascita dello Stato di Israele». 

Oltre alla mostra in corso intitolata «Torah fonte di vita», nella quale è esposta la collezione del Museo della Comunità ebraica di Ferrara, nel mese di dicembre è previsto un Convegno sui rapporti tra gli Ebrei italiani e il sionismo. Nella primavera 2017, in collaborazione con il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) di Milano e l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, sarà organizzato un Convegno internazionale accompagnato da una mostra, curata dallo stesso CDEC, sull’apporto degli ebrei italiani al primo conflitto mondiale.

L’allestimento delle prime mostre del Meis sarà affiancato da laboratori di pensiero sull’Ebraismo e da seminari di studio di testi ebraici. Obiettivo del nuovo museo è infatti diventare un luogo dialettico e aperto al confronto. Un luogo dove vivere un’esperienza nuova, scoprendo che è già radicata nella nostra storia.

Stefano Luppi, 26 ottobre 2016 | © Riproduzione riservata

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