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Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoliFino al 30 giugno, Stefano Grandesso e Carlo Virgilio allestiscono una quarantina di disegni di figura, di architettura e di progetti di design e scenografia: una scelta accurata di inediti e di rarità. Molte carte sono state già esibite al Salon du Dessin di Parigi lo scorso marzo, accompagnate da schede redatte da specialisti.
Si inizia con un progetto di Ferdinando Galli Bibiena per l’altare della Cappella della Madonna del Fuoco di Forlì (1686-1700), commissione del pittore bolognese Carlo Cignani. Nasce dalla talentuosa mano di Alessandro Specchi un arco trionfale (1721), ideazione di un apparato celebrativo effimero per l’imponente cerimonia pubblica del neoeletto Benedetto XIII Conti. Ispirato da modelli sullo stesso genere del Rainaldi, Specchi impiega elementi classici per conferire profondità prospettica all’architettura. Del purista Tommaso Minardi è un meraviglioso studio di nudo virile (1812 ca), che nella posa sembra citare Prassitele.
Lieve e visionaria è la gouache di una figura alata che sta per balzare a cavallo, forse il genio alato della poesia epica. Infine entriamo nel Novecento con quattro disegni del futurista Antonio Sant’Elia, appartenuti a Enrico Prampolini e poi alla contessa Caproni di Taliedo, moglie di un mitico pioniere italiano dell’aviazione, e con alcuni disegni di Bruno Munari, legati alla sua giovane militanza tra gli aeropittori lombardi e al suo coinvolgimento nella pubblicità e nella comunicazione moderna.
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