È nel bucolico borgo di Ornans, tra le montagne del Giura nell’est della Francia, che il 10 giugno 1819 nacque Gustave Courbet. A 200 anni di distanza, il Musée Courbet che occupa dal 1971 l’Hôtel Hébert, la casa natale dell’artista, ricorda questo anniversario e propone lungo tutto il 2019 mostre ed eventi, che si estendono alle diverse istituzioni culturali della regione.
Si comincia con la mostra «Courbet disegnatore», dal 15 febbraio al 29 aprile. Curata dalla direttrice del museo, Frédérique Thomas-Maurin, è una mostra inedita, poiché fa il punto sulla produzione grafica, poco studiata, del pittore e scultore del Realismo francese, di cui tanti capolavori, tra cui il sempre scandaloso «L’origine della vita», sono conservati al Musée d’Orsay di Parigi.
Accanto a opere di collezioni pubbliche, spesso in dialogo con delle tele, confronto che permette di cogliere il ruolo del disegno nel lavoro di Courbet, è esposto anche un fondo di 20 fogli, soprattutto paesaggi, prestati da una collezione privata e appartenuti in passato a Emile Chambon, pittore ginevrino grande ammiratore di Courbet.
La mostra, spiega il museo in una nota, intende dare il via all’analisi dell’opera grafica dell’artista, che per diverse ragioni non è mai stata al centro di uno studio monografico. La principale: la grande controversia scoppiata negli anni Ottanta intorno ai disegni del Fondo Reverdy, che ha diviso gli specialisti sulla questione della loro autenticità.
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