Gotico napoletano salvato dalle bombe

Carlo Avvisati |  | Napoli

Cappella Penna dopo il restauroSotto la supervisione di Roberto Middione della Soprintendenza Abap del Comune, la O.c.r.a. Restauri ha restaurato quel che rimane, nella controfacciata della Basilica di Santa Chiara, del monumento funebre ad Antonio Penna (segretario del re di Napoli Ladislao d’Angiò-Durazzo), opera della prima decade del Quattrocento di Antonio Baboccio da Piperno.

Nel 1627 il sarcofago fu infatti ricollocato nella prima cappella a destra della chiesa, mentre il baldacchino rimase a incorniciare pitture a secco su muro in parte scoperte proprio durante le operazioni di smembramento del monumento sepolcrale. La Trinità del registro inferiore è attribuita a un seguace di Roberto d’Oderisio, uno dei massimi esponenti della pittura napoletana del Trecento.

Nel registro superiore, coevo alla realizzazione del baldacchino, sono invece raffigurati Antonio Penna e lo zio Onofrio, che commissionò il monumento del nipote,
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Carlo Avvisati