Gli italiani cercano un rinvio del verdetto Unesco

Il Comune propende per le «grandi navi» a Marghera, ma l’Unesco si oppone e minaccia di inserire la città nel patrimonio «in pericolo»

Edek Osser |  | Venezia

La grande «questione Venezia» ormai trascende le competenze dell’Unesco e investe scelte politiche di fondo sul futuro della città e della laguna. L’Italia dovrà comunque rispondere alle richieste dell’Unesco. Il sottosegretario al Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni, già presidente del Fai-Fondo Ambiente Italiano (2010-13), ha la delega al paesaggio e per questo si occupa da tempo del problema. Queste le sue idee sul complesso «caso» lagunare.

Che cosa manca perché si cominci a discutere per rispondere alle indicazioni dell’Unesco?
I soggetti dai quali si aspettano risposte sul caso Venezia sono il Ministero e le istituzioni locali, ma soprattutto il Comune che deve accettare un incontro e un confronto su ipotesi diverse, anche innovative. L’ho proposto più volte al sindaco Luigi Brugnaro. Finora non ho avuto risposta. 

Tra i problemi, uno dei più gravi è quello dell’eccessivo
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Edek Osser