Un’icona della Courtauld: «Bar aux Folies Bergère» (1882) di Edouard Manet. © The Samuel Courtauld Trust, The Courtauld Gallery London

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Un’icona della Courtauld: «Bar aux Folies Bergère» (1882) di Edouard Manet. © The Samuel Courtauld Trust, The Courtauld Gallery London

Gli impressionisti di Londra a Parigi

110 opere dalla Courtauld Gallery, chiusa per lavori

Dopo aver accolto la collezione del mercante d’arte russo Sergej Schukin nel 2017 (mostra che, con 1,2 milioni di visitatori, ha battuto tutti i record in Francia), la Fondation Vuitton ospita dal 20 febbraio al 17 giugno la collezione di Samuel Courtauld (1876-1947), industriale di famiglia francese emigrata a far fortuna a Londra nel settore tessile alla fine del Seicento.

È la prima volta dalla mostra del 1955 al Musée de l’Orangerie che un’istituzione francese allestisce le opere della collezione, una delle più prestigiose raccolte impressioniste e postimpressioniste al mondo, con Manet, Degas, Renoir, Cézanne, Toulouse-Lautrec, Seurat.

Nelle sale del museo disegnato da Frank Gehry sono riunite 110 opere, conservate essenzialmente alla Courtauld Gallery di Londra, che viaggiano a titolo eccezionale durante i lavori di ristrutturazione del palazzo, chiuso dallo scorso settembre (fino a gennaio una quarantina di dipinti sono stati esposti alla National Gallery).

Samuel Courtauld costituì la sua collezione in una decina di anni, tra il 1922 e il 1930, acquistando soprattutto presso i mercanti parigini Ambroise Vollard e Paul Durand-Ruel. Riunì il più grande numero di tele di Cézanne del Regno Unito, tra cui «La montagna Sainte-Victoire dal grande pino» del 1887. Dopo la morte di Samuel la collezione della Courtauld Gallery si è arricchita, grazie anche ad alcuni doni, e oggi conta 530 dipinti e circa 33mila disegni e incisioni, e si estende dal Medioevo al primo ’900.

La mostra è l’occasione di vedere riuniti, tutti insieme, alcuni capolavori come «Bar aux Folies-Bergère» di Manet, l’«Autoritratto con orecchio bendato» di Van Gogh, «La loggia» di Renoir e «Nudo seduto» di Modigliani.

Un’icona della Courtauld: «Bar aux Folies Bergère» (1882) di Edouard Manet. © The Samuel Courtauld Trust, The Courtauld Gallery London

Luana De Micco, 19 febbraio 2019 | © Riproduzione riservata

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Gli impressionisti di Londra a Parigi | Luana De Micco

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