Il Lehmbruck Museum ospita fino al 24 maggio una personale di Stephan Balkenhol (Fritzlar, 1957), organizzata a quattro mani con lo scultore assiano. Finanziata dalla National-Bank AG e dal Ministero della Cultura e della Scienza del Land Renania-Settentrionale/Vestfalia, la mostra parte dalla prima metà degli anni Ottanta, a cui risalgono le prime sculture, e giunge fino ai giorni nostri, mettendo in luce i suoi punti di riferimento intellettuali e socio-culturali,
Balkenhol è uno scultore in senso classico: scolpisce le figure a tutto tondo o su rilievo partendo da tronchi di legno, usando mazzuolo, scalpello, sega e coltello. Non nasconde mai le tracce del lavoro manuale e le proprietà fisiche dei materiali, caratteristica fondamentale nella facies finale del lavoro compiuto. Le sue iconiche figure dell’uomo in camicia bianca e pantaloni neri lo hanno reso famoso oltre i confini nazionali e sono presenti in molte piazze europee.
Oltre alle opere «storiche», un highlight della mostra è costituito dalla serie inedita «Köpfen» (teste), realizzata appositamente. Figurano inoltre disegni, bozzetti e modelli in gesso ad approfondire il suo immaginario e il processo creativo. La rassegna è accompagnata da una pubblicazione monografica per Schirmer/Mosel (Monaco).
Articoli precedenti
Nella Berlinische Galerie l’artista franco-algerino diffonde «un desiderio di pacifismo e di consapevolezza democratica per evitare che i nostri governanti ci trascinino in un’altra guerra
Un’artista di punta della Performance art trasforma l’Historische Halle dell’Hamburger Bahnhof in un paesaggio vivente
Nell’Haus der Kunst sei decenni di attività dell’artista tedesca
60 dipinti e 50 disegni allestiti alla Alte Nationalgalerie per la più importante mostra nell’anniversario della nascita del massimo pittore romantico tedesco